Riprendiamo questo articolo tratto dal blog della società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo, “Sintesi del rapporto sociale FIMIV”
Durante la Giornata della Mutualità di Sabato 8 Aprile 2017, a Firenze, è stato presentato il rapporto “Progetto della Mutualità”, risultato di un lavoro partecipato e condiviso dalle società di mutuo soccorso, dai coordinamenti territoriali, dai dirigenti mutualistici che hanno contribuito con documenti e idee a tracciare il valore, la dimensione e l’operatività del movimento mutualistico rappresentato da Fimiv in Italia.
Il progetto, a cui fa riferimento il titolo del rapporto, si concretizza nella volontà delle società di mutuo soccorso di orientare il loro sviluppo in una direzione comunitaria, i cui effetti non si esauriscano con l’erogazione di prestazioni sanitarie e sussidi, ma anche incidano sui comportamenti delle persone rese più consapevoli del bene che deriva loro dalla capacità di stare insieme.
Poiché crediamo che l’assistenza sanitaria integrativa possa e debba essere una opportunità per tutti i cittadini e non un privilegio di categoria o settore, le società di mutuo soccorso quali corpi intermedi impegnati nella società civile per il conseguimento del benessere collettivo, hanno scelto di fare la loro parte: il progetto di cui esse sono naturalmente portatrici si fa sempre carico del socio e delle sue necessità di assistenza, per l’intera vita e non limitatamente al rapporto di lavoro.
Il rapporto si compone di due capitoli che descrivono gli aspetti valoriali e gli assetti organizzativi, gestionali e istituzionali delle società di mutuo soccorso. Un terzo capitolo sviluppa l’indagine dimensionale e operativa. Un’appendice storica e la raccolta dei provvedimenti giuridici, normativi e fiscali riguardanti le società di mutuo soccorso completano il lavoro, che può così costituire un utile strumento di comunicazione della realtà mutualistica nel nostro paese.
ORGANIZZAZIONE E VALORI DEL MUTUALISMO IN ITALIA
Le società di mutuo soccorso sono organizzazioni costituite da persone che, senza finalità di lucro, si associano e conferiscono contributi economici con lo scopo primario di ottenere prestazioni di assistenza e sussidi nei casi di bisogno, opportunamente regolamentati e secondo la normativa vigente. Esse promuovono inoltre la cultura della mutualità, intesa come valore universale connaturato alla vita comunitaria degli uomini, favorendo la coesione sociale e la convivenza pacifica.
I principi e i valori identitari, inquadrati nella specifica cornice normativa, determinano i caratteri distintividelle società di mutuo soccorso che:
- non hanno finalità di lucro, ma non sono enti di beneficenza; al contrario, esse nascono storicamente come strumento autorganizzato per affermare una condizione di diritto che emancipa dalla carità e dalla beneficenza; i soci, sono tenuti al versamento di un contributo annuo predeterminato in funzione delle prestazioni sottoscritte e la somma dei contributi di tutti costituisce il patrimonio di risorse da cui derivano le prestazioni destinate a sostenere il singolo socio in situazioni di bisogno, sulla base di regole condivise;
- escludono la remunerazione del capitale perché non ci sono azionisti da compensare, ma soci da sussidiare in presenza di bisogni opportunamente regolamentati;
- sono aperte alla collettività secondo le rispettive previsioni statutarie, non selezionano e non discriminano per condizioni soggettive e individuali; possono piuttosto adottare regole generali e astratte al fine di garantire la sostenibilità e disincentivare adesioni opportunistiche;
- garantiscono al socio l’assistenza a vita perché il rapporto associativo è volontario e non può essere interrotto unilateralmente da parte della società né per sopraggiunti limiti di età né per aggravamento del tasso di rischio ovvero quando, per ragioni di malattia, anche cronica, o di vecchiaia, il socio ricorra con maggiore frequenza alle prestazioni previste;
- promuovono la partecipazione alla vita associativa, la conoscenza delle regole comuni e la trasparenza delle decisioni con l’educazione, l’informazione e la formazione; l’attività mutualistica, attraverso i suoi amministratori, deve garantire ai soci la correttezza e la trasparenza degli atti e delle forme di rendicontazione; tutti i soci possono partecipare democraticamente agli organi societari e alla loro designazione nonché alle scelte strategiche della società di mutuo soccorso a cui appartengono, mediante il voto;
- non svolgono attività di impresa commerciale né applicano il trasferimento del rischio, ma operano nel principio solidaristico della ripartizione degli oneri. In altre parole, il rapporto mutualistico è un patto tra persone che si regola su vantaggi e obblighi reciproci.
La Federazione si adopera per la diffusione e la tutela dei principi della mutualità ed esige il loro rispetto da parte delle società aderenti. Ad essa spetta il compito di stigmatizzare, anche da un punto di vista normativo, gli eventuali comportamenti irregolari di quelle società di mutuo soccorso – definite spurie – che non rispettano il Codice identitario della mutualità e che agiscono strumentalmente, per conto di gestori lucrativi, al mero fine di conseguire le agevolazioni fiscali ad esse riconosciute.
IL QUADRO NORMATIVO PER LE SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO
La legge 3818 del 15 aprile 1886, modificata dall’articolo 23 del decreto legge del 18 ottobre 2012, n. 179 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del paese”, convertito dalla legge 221 del 17 dicembre 2012, stabilisce le condizioni e le modalità di acquisizione, libera e volontaria, del riconoscimento giuridico delle società di mutuo soccorso. Da essa discendono i successivi provvedimenti normativi che disciplinano il diritto pubblicistico (iscrizione presso le CCIAA nell’apposita sezione del Registro delle imprese sociali e presso il Ministero dello sviluppo economico nell’apposita sezione dell’Albo nazionale delle società cooperative) e la vigilanza delle società di mutuo soccorso.
Le società giuridicamente riconosciute devono attenersi all’obbligo di svolgere almeno una delle attività previste dall’art. 1 della succitata legge (erogazione di trattamenti e prestazioni sanitarie o sociosanitarie, sussidi per malattia, non autosufficienza, decesso o gravissimo disagio economico). In aggiunta esse possono sviluppare attività educativo-culturali e sociali finalizzate alla diffusione dei valori mutualistici, alla buona convivenza, all’inclusione sociale, al miglioramento della qualità della vita verso i soci e la collettività.
Non tutte le società di mutuo soccorso, tuttavia, hanno scelto di ottemperare alla legge 3818/1886 modificata e perciò operano come associazioni ai sensi degli artt. 36 e seguenti del c.c. Attualmente sono alla discussione del governo i decreti attuativi della legge delega 106/2016 riguardante la riforma del Terzo Settore che considera anche le società di mutuo soccorso. Dalla emanazione dei decreti, infatti, potrebbe derivare un ulteriore miglioramento del quadro normativo, tale da renderlo ancora più coerente al ruolo che le società di mutuo soccorso sono chiamate a svolgere, anche nel campo sociale e culturale, nonché alla loro identificazione da parte dei soggetti istituzionali.
Le società di mutuo soccorso erogano le proprie prestazioni a persone fisiche, che possono essere soci o assistiti, questi ultimi intesi come beneficiari di un rapporto associativo mediato da un ente di appartenenza (nella fattispecie un fondo sanitario o un’altra società di mutuo soccorso). Ne consegue che i soci di una società di mutuo soccorso possono essere sia persone fisiche sia persone giuridiche (limitatamente alla fattispecie di cui sopra).
Il rapporto associativo può, quindi, essere espressione di:
- volontà individuale di singole persone,
- volontà collettiva non contrattualizzata di gruppi di lavoratori,
- volontà mediata da una contrattazione o da un regolamento interno in favore dei lavoratori dipendenti di un’azienda che istituisce il proprio fondo sanitario attraverso una società di mutuo soccorso. In questo caso la società può rappresentare un ponte tra il mondo del lavoro e la società civile. Il lavoratore assistito ha infatti la facoltà di mutare il rapporto associativo mediato con un rapporto associativo diretto nel momento in cui cesserà il lavoro. La copertura potrà essere così mantenuta per tutta la vita nell’ambito della mutualità generale espressa dall’insieme dei soci.
ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA E SOCIO SANITARIA
Le società di mutuo soccorso svolgono, in primo luogo, attività a rilevanza sanitaria e socio-sanitaria (art. 1, legge 3818/1886 modificata) che prevedono:
- Rimborsi e sussidi per prestazioni e trattamenti sanitari e socio-sanitari, inclusa l’odontoiatria, con coperture economiche che possono arrivare fino al 100% della spesa sostenuta. La copertura è estesa anche alla prevenzione.
- Accesso agevolato – con riferimento a tempi di attesa, modalità e tariffari – per prestazioni e trattamenti sanitari e socio-sanitari presso oltre 2.000 strutture convenzionate in Italia. Il Consorzio Mu.Sa. (acronimo di Mutue Sanitarie) ha implementato la rete delle convenzioni garantendo ai soci delle mutue sanitarie consorziate l’accesso in forma diretta alle prestazioni (pagamento direttamente a carico della mutua).
- Assistenza alla non-autosufficienza. In questo ambito diverse mutue sanitarie hanno attivato piani di copertura della spesa per il trattamento della non autosufficienza temporanea o permanente accertata, che prevedono il rimborso e/o un sussidio mensile, altre società li stanno predisponendo. Tutte le mutue sanitarie sono in grado di aiutare gli assistiti e le loro famiglie colpite da queste necessità, orientandoli verso il servizio pubblico, quando i requisiti lo permettono, o verso servizi privati convenzionati di prossimità, appropriati e coordinati in funzione del bisogno, rispondenti a tariffari ridotti e a modalità di pagamento agevolate. Emblematico è il caso della Società di Malnate e dell’Insubria (Varese) accreditata dalla Regione Lombardia per la gestione del proprio Centro Diurno Integrato e della propria struttura per l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
In aggiunta le società possono organizzare, per i soci ma anche per le comunità di riferimento, attività a rilevanza culturale e sociale (art. 2 della legge 3818/1886 modificata) che riguardano:
- la diffusione dei valori mutualistici mediante pubblicazioni, esposizioni, convegni, manifestazioni, valorizzazione dei patrimoni immobiliari e studio degli archivi storici, a cura delle singole società e dei loro coordinamenti territoriali, anche con il contributo di alcune amministrazioni regionali; a questo scopo la mutualità può contare sull’opera meritoria della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo soccorso del Piemonte e della Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità. Presso la Soms di Pinerolo ha sede inoltre il Museo storico del mutuo soccorso;
- l’educazione alla prevenzione di patologie diverse e diffuse mediante unità mediche mobili oppure avvalendosi di appositi spazi attrezzati all’interno delle proprie strutture; interessante e replicabile in altre regioni è il contratto di fornitura di servizi per lo svolgimento di check-up preventivi cardiologici, allergologici, nutrizionali, dermatologici, pneumologici ecc… sottoscritto dal Coordinamento del Piemonte a favore dei soci di tutte le società di mutuo soccorso piemontesi;
- l’organizzazione di servizi di prossimità quali il trasporto e l’accompagnamento nelle strutture sanitarie ospedaliere e mediche e la costituzione di presidi infermieristici o medico-ambulatoriali presso le sedi di società situate nelle aree più disagiate;
- in Piemonte, la costruzione di una rete di accoglienza che, facendo perno sul valore mutualistico della solidarietà e dell’aiuto reciproco, mette a disposizione gli alloggi realizzati nelle sedi sociali di proprietà per la soluzione di situazioni di disagio abitativo. Nel 2017, per esempio, la Società di mutuo soccorso di Pinerolo, nell’ambito di un progetto condiviso con il Comune, metterà a disposizione di persone in difficoltà 11 alloggi.
Complessivamente le società di mutuo soccorso agiscono a favore di 950.000 tra soci e assistiti.
Le società di mutuo soccorso direttamente aderenti a Fimiv o ad essa collegate attraverso i coordinamenti territoriali, sono 528.
Nel 2016, le società di mutuo soccorso aderenti alla Federazione hanno partecipato all’integrazione dell’assistenza sanitaria pubblica mediante prestazioni e sussidi erogati ai propri soci e assistiti per un valore complessivo di 95 milioni di euro, pari a oltre il 70% dei contributi raccolti.
A garanzia della capacità di copertura delle prestazioni, gli accantonamenti complessivamente destinati dalle società di mutuo soccorso a riserva indivisibile ammontano a oltre 100 milioni di euro.
Il dato non comprende il valore dei patrimoni immobiliari detenuti dalle società di mutuo soccorso.