Mobile-health, una nuova opportunità per le Società di Mutuo Soccorso

La crescente diffusione della tecnologia e dell’innovazione ha portato cambiamenti enormi nelle nostre vite. Smartphone, Tablet, Pc, Mac: siamo sempre connessi, sempre online, in una realtà virtuale ormai parallela alla nostra. Ma non solo: nelle nostre vite sono entrate anche le connected cars, le smart tv, i wearable devices, ovvero smartwatch, braccialetti e altri dispositivi indossabili che monitorano passi, calorie bruciate, attività fisica, ma anche i parametri vitali, e permettono la comunicazione in tempo reale con i caregivers. Si parla di smart cities,  smart officies, smart homes, smart factories. Tutto è smart, tutto si può fare a distanza: oltre al lavoro, si possono attivare l’allarme di casa, la lavastoviglie, l’aria condizionata. Tutto è sempre sotto controllo.

Non possiamo più fare a meno di tutto questo, e i cosiddetti “millennials” nascono ormai quasi con lo smartphone in mano. Perché, diciamocelo, la tecnologia ci sta semplificando parecchio la vita. Pensiamo solo al mondo della salute, della sanità: ormai esiste un’app, o un portale per qualsiasi cosa, anche quelli che ti aiutano a scegliere la struttura migliore, il medico più competente, grazie alle recensioni degli altri utenti, o che ti dicono quanta fila c’è al pronto soccorso, consigliandoti la soluzione più veloce. I braccialetti per il fitness ti dicono quante calorie bruci, quanti passi fai al giorno, e se il tuo stile di vita è più o meno salutare, dandoti consigli per migliorarlo e per raggiungere gli obiettivi che ti sei posto. Altri dispositivi che possiamo indossare monitorano il battito cardiaco, la glicemia, o la pressione, in costante contatto con medico. La chiamano e-health, , o – forse in questo caso è più adatto – mobile health. I vantaggi principali: costi contenuti e facilità di accesso. Tutti possono, in tempo reale, controllare il proprio stato di salute e lo stile di vita.

Per le assicurazioni, questo significa un controllo a distanza accurato sul comportamento dei loro clienti. E soprattutto, un comportamento diverso degli assicuratori: i comportamenti virtuosi, prudenti e corretti saranno premiati, ma alcuni clienti potranno essere non assicurabili, se non a tariffe piuttosto alte.

Questo può essere una opportunità per le Società di Mutuo Soccorso, che devono rilanciare facendo ancora più leva sul principio della mutualità. Mutualità, soprattutto per chi si occupa di sanità integrativa, è assistere tutti senza distinzione. Mutualità è garantire un sussidio a tutti coloro che ne hanno bisogno. Indipendentemente dall’età, dalla situazione di salute, dalla storia familiare. Partiamo dal significato del termine: secondo l’Enciclopedia Treccani, per “Mutualità” si intende, “nel linguaggio giuridico e sociologico, complesso di istituzioni a base associativa regolate dal principio dell’aiuto scambievole e delle prestazioni reciproche. Ciò che caratterizza il fenomeno della mutualità è la sua volontarietà e l’assenza del fine di lucro”. Mutualità significa reciprocità, mutuo soccorso vuol dire scambiarsi aiuto reciprocamente. La mutua sanitaria nasce dalla volontà di più persone di creare un fondo comune, per tutelarsi dai rischi legati alla malattia, o dalle spese a cui devono fare fronte per stare bene e mantenersi in salute. Una delle parole chiave delle società di mutuo soccorso è “porte aperte”: porte aperte a chiunque voglia aderire.

I cittadini, oggi, sono alla ricerca di un servizio sempre più completo e sempre più personalizzato. E questo può essere offerto dalle Società di Mutuo Soccorso, che devono approfittare di tutti questi cambiamenti in atto per superare i servizi offerti dalle assicurazioni che continuano a mantenere i loro limiti, anzi, forse l’avanzamento della tecnologia può costituire una minaccia, che già ora le sta costringendo a rivedere seriamente il loro modello di business.

In alcuni Paesi già il costo dell’assicurazione sanitaria viene legato all’utilizzo di questi strumenti tecnologici o al raggiungimento di certi obiettivi, come ad esempio fare un tot di passi al giorno. Anche in Italia si sta iniziando a diffondere questa pratica. Ed è qui che devono intervenire le società di mutuo soccorso forti del principio delle “porte aperte” e della mutualità, in un sistema che se da un lato diventa più digitale, dall’altro rischia di chiudersi sempre di più.

Condividi su: Facebooktwittergoogle_pluslinkedin

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *